Il prodotto

Riconosciuto nel 1966 come DOC, il Vino Nobile di Montepulciano è divenuto, il 1 luglio 1980, il primo vino in Italia a potersi fregiare delle fascette della Denominazione di Origine Contrallata e Garantita (DOCG).
 Il Vino Nobile di Montepulciano DOCG viene prodotto con uve Sangiovese, chiamate qui “Prognolo Gentile”, per almeno il 70%. Può essere immesso sul mercato dopo due anni di maturazione, tre per la Riserva, e comunque dopo aver superato rigidi controlli consistenti in esami chimici ed organolettici compiuti da una commissione ministeriale. La vinificazione e la maturazione devono avvenire obbligatoriamente nel Comune di Montepulciano.
Il Vino Nobile di Montepulciano DOCG, da disciplinare, deve avere un color rubino tendente al granato con l’invecchiamento; un profumo intenso, etereo, floreale, caratteristico e un sapore asciutto, equilibrato e persistente, con possibile sentore di legno.

Il territorio

La zona di produzione del Vino Nobile di Montepulciano comprende il territorio del comune di Montepulciano, in provincia
di Siena, sulla dorsale collinare tra Val di Chiana e Val d’Orcia.

Il territorio

La zona di produzione del Vino Nobile di Montepulciano comprende il territorio del comune di Montepulciano, in provincia
di Siena, sulla dorsale collinare tra Val di Chiana e Val d’Orcia.

Il Consorzio Vino Nobile Montepulciano

Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano è nato nel 1965 con l’obiettivo di tutelare e promuovere l’immagine del Vino Nobile di Montepulciano (successivamente anche quella del Rosso e del Vin Santo)  in Italia e nel mondo. Attualmente i viticoltori soci del Consorzio sono 230 e rappresentano oltre il 90% della superficie vitata, ovvero quasi la sua totalità. Gli imbottigliatori soci sono 76.
Tra le varie iniziative svolte dal Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano per il territorio, la creazione e gestione dell’Enoliteca consortile situata nella nuova sede della Fortezza di Montepulciano (dove hanno anche sede gli uffici del Consorzio) restaurata grazie all’intervento dei produttori stessi.